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Università, la corsa a ostacoli della carriera accademica delle donne

Monday, 25 January 2021

Nei diversi ruoli ricoperti in ambito accademico le donne in Italia sono sotto rappresentate rispetto agli uomini. All’aumentare del livello di carriera, la percentuale femminile cala. I dati parlano chiaro: in Italia abbiamo 12.303 professori ordinari e 2.952 professoresse ordinarie. I professori associati sono invece 19.676 mentre le colleghe 7.575. È l’effetto del cosiddetto Glass door index, un indice che quantifica l’asimmetria di genere nell’accesso alle posizioni di ruolo nel mondo accademico messo a punto da Ilenia Picardi, ricercatrice di sociologia generale e docente all’Università degli studi di Napoli Federico II. Equivalente al Glass ceiling index, dà una misura delle difficoltà per le donne nel raggiungere le pari opportunità di accesso alla carriera accademica e di ricerca.

L’accesso alla carriera, varcando questa ‘porta di cristallo’, nel modo universitario avviene sempre più tardi e si sovrappone con la costruzione di una famiglia”, a dare una prima spiegazione alle disparità è Fiammetta Costa, ricercatrice del dipartimento di Design e presidente del comitato unico di garanzia del Politecnico di Milano. “A erodere maggiormente le opportunità per le donne nel mondo dell’università è proprio la gestione della famiglia e dei figli. Si parla infatti della cosiddetta ‘child penalty’ e la situazione con la pandemia è andata ad aggravarsi”.

Proprio l’università milanese a dicembre ha ospitato il convegno: “Smart Academia. Valutazione, lavoro, benessere ed equità nell’università che cambia”, organizzato dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane con il Cug del Polimi.

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